Descrizione
Tappa lunga e dal dislivello notevole che ritorna in quota sul versante nord dell’Etna dopo averne attraversato tutto il lato ovest. Dalla frazione Ballo, si scende alle porte di Zafferana Etnea prima di imboccare il percorso che tenendosi alla base della Valle del Bove raggiunge il Bivacco “Pagghiaru” che era un antico ricovero dei pastori. Da qui si attraversa una colata lavica toccando il Monte Fontana e ci si addentra nel territorio boscoso passando dalla Grotta di Pietracannone adiacente al rifugio omonimo ristrutturato ma attualmente non fruibile. Si sale indi lungo una trazzera che conserva l’antico basolato lavico che costeggia una delle più belle “niviere”, una grande fossa rettangolare nella quale veniva conservata e pressata la neve che nel periodo estivo veniva portata con i muli nei paesi etnei, fino a raggiungere Le “Case Paternò Castello” rifugio del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale. Su comoda carrareccia attraverso l’esteso bosco della Cubania, uno straordinario bosco misto a prevalenza di pino laricio con abbondanza di latifoglie, di betulle e faggio alle quote più elevate, si arriva al rifugio “Citelli” del C.A.I.. Rifugio ideale per posto Tappa. Da li è possibile percorrere una deviazione per i Monti Sartorius un percorso che riveste eccezionale interesse sia dal punto di vista geologico che botanico incontrando lungo il percorso bombe vulcaniche di notevoli dimensioni. Continuando si passa a valle del rifugio di Monte Baracca fino ad affacciarci sul Piano Provenzana -Etna Nord stazione turistica e punto di partenza per diversi trekking, dalla bottoniera dei crateri dell’eruzione 2002 alla meravigliosa faggeta di Timparossa.